Etiopia

 

In questa pagina ho lasciato solo delle immagini per molto tempo (forse troppo). La mia intenzione era quella di scrivere, prima o poi, qualcosa che rappresentasse efficacemente l'Etiopia e le sue caratteristiche, ma non ho mai trovato il tempo per farlo. È comunque un Paese che bisogna visitare, a qualunque età. Nel caso qualcuno abbia bisogno di notizie, sono sempre disponibile. Ho inserito qualcosa nella pagina della geografia politica, ma è pochissimo in confronto alla complessità sociale e alle bellezze del Paese. Il fatto di aver vissuto e girato in tutta l'area del Corno d'Africa fin da adolescente, mi ha insegnato moltissimo e mi ha aiutato a dare un significato particolare alla vita ed alla morte. Sono stato veramente molto fortunato a vivere quelle esperienze. Mi hanno inculcato un profondo rispetto per tutto ciò che è la vita umana in generale e per gli abitanti di quella sfortunata area del mondo in particolare. Ho visto molto spesso la morte, che più di una volta mi ha sfiorato. Ho visto tante malattie e tanta fame, che rappresentano un torto inaccettabile a cui tutto l'occidente dovrebbe porre rimedio nel più breve tempo possibile. Per quanto mi riguarda, nel limite delle mie esigue possibilità, continuerò a sviluppare programmi di ricerca che, spero, siano di ausilio per superare questa difficile fase. Conosco delle persone veramente capaci che sono riuscite a cambiare qualcosa, per esempio formando i formatori. Se molti problemi stanno trovando soluzione, anche se con estrema difficoltà, lo si deve a loro ed alla loro opera. Ho avuto la grande fortuna di lavorare con queste persone. Ho assistito a tutte le fasi della Cooperazione Italiana con l'Etiopia dalla sua nascita, con i primi accordi nel gennaio del 1979, fino alla sua "sospensione" nel 1997, per un problema di fondi non reperibili. Da quel momento la Cooperazione con l'Etiopia è praticamente finita e molti progetti sono stati abbandonati. Questo ha causato, se non un'interruzione, un significativo rallentamento anche dei progetti volti a risolvere le necessità primarie di quelle popolazioni, come la definizione della geologia di tutta l'area ad una scala idonea, che permetta l'elaborazione di strategie di sopravvivenza, i cui componenti primari sono costituiti dall'acqua, dall'energia e dalle materie prime.
Non avendo di che nutrirsi, le popolazioni si spostano alla ricerca di nuove opportunità.
Preferisco lasciare il lettore libero di trarne le logiche conclusioni ed astenermi dal commentare l'attuale stato delle cose.
Quelle che seguono sono alcune foto ed una carta (in parte modificata) realizzate durante la tesi di laurea e la tesi di dottorato.